lunedì 15 febbraio 2016

Il rumeno ubriaco

E' domenica. 
Un auto si ferma all'entrata della chiesa. Un uomo scende per aprire la porta all'amico dottore che fatica a scendere.
Un uomo, visibilmente ubriaco, gli si avvicina e lo interpella con deferenza. Egli lo degna appena di uno sguardo e lo riconosce come un questuante: "Il parroco non sono io", poi prosegue nel suo daffare.
Il mendicante non è da solo. Sono in due e si mettono a infastidire chi entra chiedendo un aiuto, qualche soldo. 
Bubi si allontana e ritorna dopo poco con due sacchetti di cibo per loro.
La Messa inizia e, dopo le letture, Bubi comincia a predicare.
D'un tratto la porta dal fondo si apre e barcollando l'ubriaco avanza nel corridoio con una immagine della Madonna di maiolica in mano, sale gli scalini dell'altare e s'inginocchia appoggiando la tavoletta a terra.
Bubi continua a predicare e l'uomo parla, s'inginocchia, si prostra e bofonchia qualche parola.
Bubi invita tutti a considerare che anche l'ubriaco è un figlio di Dio.
Ad un certo punto l'uomo si alza e si dirige alla porta: voleva attenzione?
Dal fondo grida che sono stati i Romani, non lui ad uccidere Gesù.
Bubi gli chiede silenzio, poi lo invita a parlarne dopo.
L'uomo acconsente e tace.
Tutto prosegue. Si giunge alla Comunione. Per ultimo anche l'uomo si avvicina e si comunica.
E' la festa di San Biagio. 
Si va a baciare la reliquia dalle mani di Bubi. L'uomo lo affianca e propone al bacio anche l'immagine della Madonna. Bubi non si scompone.
Finisce la Messa e nel trambusto, l'uomo si avvicina a Bubi, lo interpella: "Ho bisogno, non ho lavoro. Aiutami" 
Bubi lo abbraccia e l'ubriaco ricambia dicendo commosso: "Vengo a trovarti. Devo parlarti".
Bubi è ancora vestito dei paramenti della Messa e l'uomo puzza di vino. Si abbracciano come fratelli.
Attorno c'è gente infastidita. I due insistono per un aiuto, alzano la voce, poi uno prende l'ubriaco che si stava agitando e, nella loro lingua, lo convince ad allontanarsi.
C'è chi si torna a casa in silenzio, chi è indifferente, chi li guarda con paura, imbarazzo o disprezzo.
Bubi ha riconosciuto Gesù presente nei due rumeni e, come san Francesco con il lebbroso, li ha abbracciati, figli di Dio come noi.

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