sabato 19 novembre 2016

Catechismo, che gusto!

Ieri si è visto che cosa è il catechismo.
Per una strana circostanza ieri il vecchio catechista era da solo a fare catechismo con i bambini di quarta elementare, quelli  della Prima Comunione.
"Aiuto!" gli sobbalzò nel cuore un pensiero. 
Un gruppetto molto vivace, istintivo, chiassoso e dove ognuno è avvezzo a fare i comodi propri. Sarà che il sabato è l'ultimo giorno della settimana e rispetto alla scuola sono "in libera uscita", ma dopo mezz'ora i nostri amici erano ancora lì a urlare, a fare ciascuno quello che voleva, senza ascoltare e senza dare il minimo accenno di voler ascoltare. 
Dopo aver cercato inutilmente Bubi per un aiuto, il pover'uomo decide di uscire fuori e lasciare in aula i confusionari. La giornata relativamente calda lo permette. 
I "reduci" si radunano sotto la statua della Madonna posta fra due pioppi e ben circondata da un giardinetto fatto di ceppi tagliati e messi in tondo, nella speranza che la Madonna dall'alto li assista e gli permetta di dir due parole, meglio una. 
Nulla da fare: i perturbatori li seguono e continuano a fare i fatti loro disturbando.
Affidandosi a "colei che tutto può" il catechista inizia a raccontare il primo incontro di Gesù con Andrea e Giovanni, poi a distribuire un disegno da colorare e infine a fare alcune domandine del Catechismo di Pio X, nell'attesa che qualcosa accada o che finisca presto la "tortura".
Ed ecco che, all'improvviso, zitto zitto, sbuca da dietro le spalle Bubi e si mette ad ascoltare, interrogare, riprendere e consolare. Tutti corrono verso di lui e lo guardano e... qualche bambina si protende per abbracciarlo, un'altra cerca una sua carezza e attenzione, mentre anche chi giocava indifferente con un rullo per un attimo lo saluta e ritorna imperturbabile ai suoi affari. 
"Chi ci ha creato?" "Voglio la risposta esatta". 
"Per quale fine Dio ci ha creato?" "Ecco si vede che non hai studiato" 
"Ripetiamo insieme" "Cos'è il Paradiso?" "Dai dillo tu" 
"Io" 
"Io 
"No io" 
E dopo un crescendo incredibile di attenzione e di partecipazione...
"Adesso andiamo tutti a gioca..." 
"...re" 
"Ci sono già i ragazzi che ci aspetta..."
"...no" 
"Allora mettete via i quaderni e andia..." 
"...mo" 
Con dei sorrisi a trentadue denti, il catechismo fluisce nel gioco con tutti gli altri bambini. 
Tutti sono contenti dentro e fuori, perfino il vecchio catechista burbero e timoroso. Si commuove stupito e capisce...
Non c'è tecnica pedagogica, non c'è psicologia dell'infanzia. 
Bubi è certo e trasuda di gioia e di certezza.