domenica 21 febbraio 2016

Le figurine - La profezia di Padre Pio

In attesa che altri testimoni oculari aggiungano materiale di prima mano, continuo la mia opera di cronista, aggiungendo due episodi avvenuti in tempi lontani. Si tratta di cose riferite, raccolte direttamente dalla bocca chi ne fu coinvolto. Eventuali imprecisioni sono da riferirsi a queste caratteristtiche del racconto. "Relata refero" dicevano i Latini.

La figurine

La mamma di Bubi era una santa e con questo giudizio affronterei a viso aperto la Congregazione per le cause dei santi. 
Ci fu un periodo della sua lunga vita che rimase sola con i suoi bambini perché il marito era andato a lavorare in America. Questa lunga separazione durata complessivamente 5 anni la vide affrontare tutti i problemi di una famiglia giovane facendo forza su se stessa con l'aiuto di Dio.
Bubi aveva circa 9 anni ed era un bambino vivace. Era il primogenito, ma aveva già alcuni fratelli al seguito. A quel tempo la zona attorno allo stadio era terreno libero di caccia e di gioco: le strade e i marciapiedi erano di terra. Uno dei passatempi preferiti erano le figurine. In molti modi si riusciva ad incrementarne il numero vincendole con diversi giochi di abilità. Le piastre era uno di questi. Un pezzo di marmo, rimediato in qualche modo, era lanciato in modo da colpire o avvicinarsi il più possibile alla piastra che le copriva tutte, quelle messe insieme dai vari concorrenti.
Bubi quel giorno era particolarmente fortunato o abile. Vinceva di continuo, mentre sua mamma più volte lo richiamava a casa. Bubi faceva orecchie da mercante. Vinceva e voleva vincerne sempre di più. Passa il tempo ed il sole tramonta. In queste condizioni non si può più giocare. 
Raccolto il suo bel gruzzolo di figurine, si avviò a casa in silenzio. Arrivato sull'uscio si fermò, nascondendole dietro la schiena. 
"Dov'eri? Non hai sentito che ti chiamavo?" gli chiese la mamma
"No" rispose mentendo
"Perché stai così? Cos'hai dietro la schiena?"
"Niente"
Ma la mamma lo guardò "Le figurine! Ecco che cos'hai"
Tutto è chiaro. Colta da sconforto le prese e le gettò d'impeto nel gabinetto.
Bubi a quella vista si mise ad urlare e piangere. I fratellini più piccoli lo guardano in silenzio, mentre la mamma gli diceva di smetterla. Bubi, come un animale ferito a morte urlava si dibatteva strepitava più forte. La mamma lo invitava, lo supplicava di smettere: "Fermati. I vicini diranno che siamo matti". Ma lui non si d.ava per inteso.
Iniziò con due lacrime poi s'un subito sua mamma mi mise a piangere, lì vicino alla porta.
A quella vista Bubi si fermò, non pianse più, non disse niente e si nascose in camera.
Aveva fatto piangere sua mamma!
I piccolini guardavano e non capivano. Guardavano tutto in silenzio.
Nel chiuso della sua stanza Bubi, la testa piegata sul letto sentì piano piano i rumori dei piatti che apparecchiavano la tavola. Sua mamma, in silenzio stava mettendo la cena in tavola per tutti.
Chissà cosa stava facendo il babbo a quell'ora, lontano oltre il mare?!
"Dai, vieni a mangiare" lo chiamò sua mamma. 
A testa china uscì, si sedette chino davanti al suo piatto di brodo, attorno al tavolo di marmo con tutti i fratellini. Raccoglieva il brodo senza raschiare il fondo del piatto, per non fare rumore. Lo finì.
"Ne vuoi ancora?" gli chiese la donna
Accennò un assenso con la testa. 
Finì anche questo secondo piatto, poi, lentamente, guardò prima il bordo del piatto, poi quello del tavolo e su fino agli occhi di sua mamma fino a quando li incrociò.
Lei lo guardava. In silenzio.
Lui la guardò in silenzio. E fu certo del suo perdono.
La misericordia di Dio aveva lo stesso sguardo
La Misericordia di Dio ha lo sguardo di una donna.

La profezia di Padre Pio

Bubi aveva una zia devota a Padre Pio. 
Questa, dopo la guerra, era andata a confessarsi da Padre Pio e questi le aveva suggerito di restare a San Giovanni Rotondo, accogliendola come sua figlia spirituale. Visse così tutta la sua vita in quel bellissimo e poverissimo paesino delle Puglie, lavorando come domestica in una famiglia del posto.
Un giorno, con suo grande stupore, si sentì dire da Padre Pio: "Antonietta è così buona che il buon Dio ha deciso di darle un figlio sacerdote". 
Padre Pio non aveva mai conosciuto la mamma di Bubi.

Ad maiorem Dei gloriam

lunedì 15 febbraio 2016

Il rumeno ubriaco

E' domenica. 
Un auto si ferma all'entrata della chiesa. Un uomo scende per aprire la porta all'amico dottore che fatica a scendere.
Un uomo, visibilmente ubriaco, gli si avvicina e lo interpella con deferenza. Egli lo degna appena di uno sguardo e lo riconosce come un questuante: "Il parroco non sono io", poi prosegue nel suo daffare.
Il mendicante non è da solo. Sono in due e si mettono a infastidire chi entra chiedendo un aiuto, qualche soldo. 
Bubi si allontana e ritorna dopo poco con due sacchetti di cibo per loro.
La Messa inizia e, dopo le letture, Bubi comincia a predicare.
D'un tratto la porta dal fondo si apre e barcollando l'ubriaco avanza nel corridoio con una immagine della Madonna di maiolica in mano, sale gli scalini dell'altare e s'inginocchia appoggiando la tavoletta a terra.
Bubi continua a predicare e l'uomo parla, s'inginocchia, si prostra e bofonchia qualche parola.
Bubi invita tutti a considerare che anche l'ubriaco è un figlio di Dio.
Ad un certo punto l'uomo si alza e si dirige alla porta: voleva attenzione?
Dal fondo grida che sono stati i Romani, non lui ad uccidere Gesù.
Bubi gli chiede silenzio, poi lo invita a parlarne dopo.
L'uomo acconsente e tace.
Tutto prosegue. Si giunge alla Comunione. Per ultimo anche l'uomo si avvicina e si comunica.
E' la festa di San Biagio. 
Si va a baciare la reliquia dalle mani di Bubi. L'uomo lo affianca e propone al bacio anche l'immagine della Madonna. Bubi non si scompone.
Finisce la Messa e nel trambusto, l'uomo si avvicina a Bubi, lo interpella: "Ho bisogno, non ho lavoro. Aiutami" 
Bubi lo abbraccia e l'ubriaco ricambia dicendo commosso: "Vengo a trovarti. Devo parlarti".
Bubi è ancora vestito dei paramenti della Messa e l'uomo puzza di vino. Si abbracciano come fratelli.
Attorno c'è gente infastidita. I due insistono per un aiuto, alzano la voce, poi uno prende l'ubriaco che si stava agitando e, nella loro lingua, lo convince ad allontanarsi.
C'è chi si torna a casa in silenzio, chi è indifferente, chi li guarda con paura, imbarazzo o disprezzo.
Bubi ha riconosciuto Gesù presente nei due rumeni e, come san Francesco con il lebbroso, li ha abbracciati, figli di Dio come noi.