sabato 7 settembre 2013

"Voglio morire!"

La mamma di due carissime amiche sta morendo. All'Hospice c'è uno strano silenzio. Attorno al letto dove una vita si sta consumando le due ragazze ed un'altra amica vegliano. Accolgono Bubi con gioia e gli chiedono di pregare insieme. La fede fa vedere anche quello che non si vede. Bubi prega e benedice, poi si allontana. Lo aspettano in Parrocchia: c'è il battesimo di una bambina. Un amico lo guida per i corridoi: "Di qua, vieni"; ma Bubi si dirige altrove. "Di qua" lo richiama l'amico, ma Bubi non segue. Un grido lo ha colpito. Nel silenzio pieno di dolore qualcuno, un uomo, grida forte ripetutamente: "Voglio morire! Non è giusto! Voglio morire!" L'amico non ci aveva nemmeno prestato attenzione. Bubi entra discretamente nella camera da cui proviene il grido misto a pianto. Non sono parenti, non sono amici. Lui entra. Si avvicina, benedice e consola, aiuta. L'infermiera lo lascia stare, mentre fa la terapia. I parenti accolgono questa presenza inattesa. Ora l'uomo sussurra: "O Dio! O Dio! Aiuto". La moglie abbraccia l'uomo che piange mentre un amico, forse il fratello, dice:"Ci vorrebbe un crocifisso; Padre, porti un crocifisso!" Il tempo scorre, l'uomo che urlava si calma. Bubi esce in cerca del crocifisso. Lo stacca dalla parete della saletta col permesso della giovane infermiera. Lo appende sul letto, poi esce lasciando la sua benedizione.
Un bambino lo riconosce, lo dice alla mamma e lo invitano nella camera dove la nonna sta male. Serena lei, sereni loro:: "La nonna l'ha sempre detto: "Quando chiama, io vado. Eh, non posso mica dire di no!"
Tutto accade nell'Hospice, a Rimini, il giorno in cui il Papa ha invitato a pregare per la pace, la vigilia della Festa della Natività della Madonna.
Per Bubi nulla e nessuno è estraneo.

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